lunedì 9 giugno 2008

BASTA CON I CLANDESTINI !

Datemi pure dello xenofobo, del nazista, del fascista, del razzista, datemi di tutto e di più, ma i clandestini devono essere espulsi immediatamente, in altre parole senza se e senza ma! Gli Italiani hanno le scatole piene. Vogliono, con giusta ragione, il ritorno alla legalità e alla sicurezza, legalità e sicurezza che nemmeno l’attuale governo garantisce. L’Italia è diventata terra di nessuno. Vige la legge della giungla, dove si delinque a piacimento e senza sosta. Io mi ribello a questo Governo inerme ma anche fanfarone che prima annuncia misure severe e poi il reato diventa aggravante e da quest’ultimo si passerà all’accomodante!

Un’idea di come ritornare alla legalità l’avrei, anche se la motivazione la sento da più Italiani, ma la faccio mia.

1) Accompagnare alla frontiera tutti gli immigrati sprovvisti di lavoro e di permesso di soggiorno, escluse le badanti.

2) Espellere i regolari che hanno subito condanne cumulative fino a un anno di reclusione. L’espulsione si estende anche ai propri familiari.

3) Non applicare il Trattato di Schengen. -lo faceva spesso Chirac, l’ex presidente francese- Pertanto controllo severo a tutte le frontiere.

Mi si obietterà come distinguere il turista con un soggiorno in Italia valido tre mesi dall’avventuriero? La ricetta è semplice: il turista deve dimostrare di avere denaro sufficiente per il periodo di permanenza sul nostro territorio e come denaro sufficiente s’intende calcolare il costo medio giornaliero di un albergo e di un pasto e moltiplicarli per il periodo del soggiorno. A calcolo fatto presso i posti di frontiera, il turista deposita come cauzione una somma pari a quella conteggiata che sarà restituita al suo ritorno al confine. Se questi non si presenta puntualmente al giorno prestabilito, la cauzione è confiscata e scatta la caccia su tutto il territorio nazionale.

Mi si dirà ancora come dovremmo comportarci nei confronti degli immigrati provenienti dai Paesi dell’Unione, per esempio la Romania, e dei Rom?

Anche in questo caso la ricetta è semplice: Il rumeno essendo un cittadino comunitario è libero di girare in lungo e in largo tutta la nostra penisola, ma al minimo torto dovrà seguire una punizione esemplare da scontare nelle carceri del suo Paese e … dimenticarsi l’Italia!

Ai Rom, invece, dato che non credo alla loro integrazione e la storia né da atto, si vieterà l’ingresso in Italia.

Se quanto elencato fosse applicato il popolo italiano sarebbe costretto a subire le invettive del mondo politico “civile” e … religioso: quello politico di Zapatero che fa sparare ai clandestini magrebini e quello religioso di monsignor Bagnasco che sui contributi per gli immigrati ci fa la cresta con centinaia di milioni di Euro. Tutti soldi nostri! A Zapatero e a Bagnasco rispondo: i “poveri” immigrati e i Rom ospitateli in casa vostra e non rompete a noi Italiani i coglioni, perché delle vostre castronerie ne abbiamo le palle piene!

Banale la mia idea? Può darsi, ma molto chiara e incisiva di quella del nostro attuale governo.

Xenofobo, nazista, fascista, razzista?... Lascio ad altri il commento!

10 commenti:

grandeindio ha detto...

Per fortuna non sei il presidente del consiglio.
Leggendo le tue proposte, persino le idee di Berlusconi mi appaiono un pochettino più attraenti.

Buona vita!

Anonimo ha detto...

sì, ti fo pure dello xenofobo e poi come fai ad avere la mia e-mail?

Anonimo ha detto...

questi sembrano più dei post provocatori per essere commentati, trovo inoltre un tantino presuntuoso presentarsi come L'OPINIONISTA.

dovremmo imparare a tollerare, e a non confondere clandestinità con criminalità

Anonimo ha detto...

Carissimmo Nino Gervasio, spero di tutto cuore che Lei non credera d'essere l'unico blogger democratico in rete.
Ci mancherebbe pure che censuresse quei pochi commenti che giungono sul suo blog.

Ad ogni modo, io concordo con molte cose da Lei scritte, ma quello che ritengo utile sottolineare è un'altra cosa.
Lei nella risposta che mi ha inviato (che non vedo qui nei commenti), ha scritto: LA DEMOCRAZIA FINISCE QUANDO I CLANDESTINI ARRIVANO.
Infatti carissimo dott. Gervasio, è esattamente così che stanno le cose, ma non per come le interpreta Lei.
Quando un'immigrato arriva da noi clandestinamente, evidentemente c'è qualcosa nella società che non è funzionante.
Io che non mi limito ad opinionare entro i confini Italici, comprendo che il problema è mondiale, e come tale andrebbe affrontato.
Secondo lei, perchè mai queste persone dovrebbero esporsi al rischio della clandestinità, se nei loro paesi d'origine vi fosse democrazia e stabilità?

a presto, con stima
sonia.

Nino Gervasio ha detto...

Al grandeindio:

Ad ognuno la propria opinione e i...gusti!

Nino Gervasio ha detto...

A FUORI DAL GHETTO:

Carissima Sonia,
purtroppo anche i presuntuosi sbagliano! Ero convinto che la mia risposta finisse direttamente sul blog. Chiedo venia! Eccoti accontentata:

"Grazie per il tuo commento. Sono così presuntuoso che lascio a tutti la possibilità di scrivere sul mio blog quello che ritengono più opportuno e ciò senza censura di sorta! La tolleranza per me finisce quando i clandestini arrivano " clandestinamente"! Io dò il benvenuto all'immigrato che viene in Italia per lavorare usando il regolare iter previsto dalla legge Bossi-Fini. Inoltre la tolleranza per me finisce anche quando questi pur provvisti di regolare soggiorno vanno contro le nostre leggi.

Gentile Signorina, personalmente sono stato ospite in diverse Nazioni e in quei luoghi mi sono dovuto adeguare alle loro regole. Chiudo l'argomento.
Tanti auguri.

Nino Gervasio"

Rispondo al tuo ulteriore commento:

1)Non sono così sciocco da non capire di essere l'unico a non censurare i commenti. Però,credimi, è altrettanto vero che molti lo fanno! La mia quarantennale esperienza nei Servizi me ne dà atto.

2)Riconosco che a commentare le mie "esternazioni" sono pochi "gatti". Molto probabilmente gli altri che non commentano sono della mia stessa opinione!

3)Il titolo accademico di "dott" non mi appartiene, ma ti ringrazio lo stesso.

4)Non ho scritto "che la DEMOCRAZIA FINISCE QUANDO I CLANDESTINI ARRIVANO" ma "La tolleranza per me finisce quando i clandestini arrivano " clandestinamente"! E questa è ben altra cosa!

5)Ti apprezzo per i tuoi ideali, per il profuso altruismo, almeno da quanto leggo sulla tua pagina web. Questi sono valori rari che riscontro in pochi giovani.
Continui così, perchè sei sulla strada giusta. Complimenti!


6)Tu poni una giusta domanda e te la riporto: "Secondo lei, perchè mai queste persone dovrebbero esporsi al rischio della clandestinità, se nei loro paesi d'origine vi fosse democrazia e stabilità?"
E' una domanda intelligente! La risposta, però, è complessa e cerco di sintetizzarla, non perchè non ne valga la pena ma è di difficile soluzione. La causa della povertà, della fame, dell'emigrazione clandestina verso altri Paesi è dovuta all'egoismo dei potenti, cioè delle multinazionali agroalimentari e tecnologiche, dei banchieri, dei cosiddetti governi di civiltà atlantica e protettorati, fra i quali anche, ahime, l'Italia! Alcuni esempi recenti: La Fao, come al solito, si è conlusa a Roma con un nulla di fatto. Questa volta, però, i Signori delegati hanno incoraggiato i loro "sudditi", mentre loro mangiavano la fiorentina e la mozzarella di bufala, di nutrirsi di cavallete e radici, perchè a loro dire, contengono molte proteine!
Altro esempio di condanna alla povertà e al fermo della tecnologia è il caro petrolio, il cui prezzo all'origine è rimasto invariato!!!
E i petrolieri con l'avvallo delle grandi potenze, USA in testa, perseguono uno scopo ben determinato: accumulare ricchezze assoggettando i popoli.
Potrei continuare con migliaia di altri esempi, come la fabbricazione di armi, anche di fabbriche italiane, che vengono esportate nei Paesi poveri; di "contractors" (mercenari italiani) con qualifiche di torturatori e di boia,tutti al servizio della Cia!
Da tutto ciò in parte elencato porta la gente alla disperazione. Questo però non l'autorizza a varcare i nostri confini clandestinamente e ci vogliono delle regole. Regole in parte note e non sempre applicate!
A mio giudizio, per alleviare le sofferenze a questa povera gente, bisogna investire nei Paesi di loro provenienza, cosa che non sempre è politicamente possibile, Nessuno lascia volentieri la propria Nazione per andare a vivere nell'ignoto, intendo cioè la differente cultura, lingua, alimentazione, clima, religione ecc.
La Democrazia, la vera democrazia, carissima Sonia, è difficile da conquistare e da applicare. Noi, Italiani ed europei, che ci definiamo "civili", non abbiamo il diritto di esportare la nostra democrazia in altre Nazioni e questo è l'errore che da secoli facciamo! Tuttavia non è mia intenzione assillarti ma ti invito a leggere sul mio blog, quando nei hai tempo e voglia, "Operazione Rostock", cioè "Il Presidente, Prefazione, Servizi Segreti:ovvero
l'altro Stato e l'Introduzione". E' una parte del mio libro che è attualmente in ristampa. Mi auguro che tu lo faccia, almeno ti rendi conto, tra l'altro, che il vocabolo "presuntuoso" non fa parte del mio vocabolario! E' sottinteso che non sono il "Verbo", ma un uomo con caratteristiche comuni a tanti mortali.

Tu e tanti altri giovani godete i frutti di una democrazia acquisita non per merito vostro, ma per merito di quelli che hanno lavorato ed operano tuttora nel silenzio e nel più assoluto anonimato. E questi resteranno anonimi. Molti di loro hanno perso la vita. Io ho perso decine di fratelli, chi impiccato, chi fucilato, chi vittima di attentato... per che cosa? Per salvaguardare i diritti dei singoli popoli! Diritti sacrosanti, come la libertà di movimento, di pensiero, di culto e tant'altro, indipendentemente dalla religione, dalla razza e colore della pelle!

E così cara Sonia, goditi la democrazia di oggi, però non credere di risolvere i problemi degl'immigrati con la tolleranza o con la democrazia, perchè sei un moscerino come me, e i moscerini hanno una breve vita.

Concludo che ben vengano gli immigrati ma con regole precise e chi sbaglia se ne torna a casa!

Un caro saluto
Nino Gervasio

Anonimo ha detto...

nino,
chi ti parla molto democraticamnte è un libertario, un ex-marxista che ha abbandonato il prc sbattendo porte e sputando in faccia a consiglieri comunali rifondaroli, un ragazzo che è un'antistatalista convinto e qui sarai completamnte contrario a quello che penso.
credo più nelle privatizzazioni e in bruno leoni che nell'assistenzialismo statale, e pure ironia sono un'amnte di bakunin abbonato ad umnità nova e tesserat all'unione sindacale italiana.
un quadro generale per caopire con chi stai perlando mi sembra giusto.
detto ciò, voglio solo provare a ricordarti che dietro la parola clandestino ci sono volti , uomini, molti mulsulmani e che sta sicuro da ateo convinto e libertario a volte odio, ma non solo ci sono persone donne e bambini vittime di una cultura di una guerra e dello stato che se da noi non è democratico figuriamoci da loro.
io voglio solo ricordare e non pretendo nessuna obiezione a questa opinione ed è che NESSUNO EMIGRA PER PIACERE almeno da quei paesi,
lo insegna la storia, lo insegna la politica, lo insegna la vita anche di uno studente che per lavoro lascia con dispiacere casa.
Io mi sforzo di capire il perchè la pensi così ma non ci riesco, e non mi ritengo un illuso ne uno schiavo del sistema statale.
Io non condivido ciò che dici ma una domnda la lascio: spero e lo spero con tutto il cuore....condanni il fascismo e ciò che ha prodotto?? non farlo per nessun piacere a me farlo solo per il rispetto per la democrazia (anche se è una stronza di democrazia) fallo per le vittime che non potranno parlare più.
io alle ultime elezioni mi son astenuto, questo credo sia la sola cosa che ci unisce,
con rispetto,
domenico.
http://brigantilibertari.blogspot.com/

HUMBERTO TECCHIO ha detto...

Sono d'accordo!!
Pero ce da dire che se la mafia '' MAFIA '' che fa entrare in Italia e confeziona i permessi a quelli senza requisiti non sia lanciata fuori dei nostri Uffici Pubblici, allora .....
A casa a quelli che non vogliano fare d'Italia una loro casa ma si un bordello.
L'Italia ai veri Italiani, quelli che vogliono bene alla terra che offre da mangiare, che da opportunità, accoglienza ecc.
A tutti quelli che distrugono la pace, il senso della società civile e ai mafiosi che non rispetano la legge; la Galera!! non piu i diritti politici.

Nino Gervasio ha detto...

A HUMBERTO TECCHIO

Il tuo scritto non fa una grinza.
Condivido appieno.

Un cordiale saluto

Nino

Nino Gervasio ha detto...

ANONIMO

Caro Domenico,

potrei (al condizionale!)uscirmene con una battuta dicendoti: "L'importante è quello che sono e non quello che scrivono." Ma non è il caso tuo, anche perchè il tuo commento è di un'estrema gentilezza tipica della persona con giudizio.

Innanzitutto ti premetto che non è il solo non voto ad unirci ma anche dell'altro. Sono antistatalista come te. Condivido pienamente le traversie degl'immgigrati, però se tu fossi stato più attento nel leggere altri commenti, come quello che ho fatto a FUORI DAL GHETTO di Sonia, non mi avresti fatta la "morale"! Però resto sempre dell'opinione che chi sbaglia se ne torna a casa. Dovrei condannare il fascismo? Perchè no? T'invito a leggere sul blog un anticipo del mio libro in ristampa, "OPERAZIONE ROSTOCK" dal quale potrai rilevare la mia contrarietà a qualsiasi forma di regime totalitario, dittature che ho combatutto per ben 41 anni! (Ho 63 anni)
A proposito del passato regime, a differenza di altre potenze colonialistiche, Inghilterra, Belgio, Francia, questo ha portato in Africa e in Albania non la sola civiltà ma anche tecnologia e forze lavorative per la costruzione di strade, scuole ed università che sono tuttora visibili ed usate!

Per quanto concerne Bakunin il tuo è per me un invito a nozze! Commetterei un sacrilegio parlarne su questo blog data l'alta figura umana, storica, politica, sociale, filosafale di questo grande UOMO. Sminuerei la sua importanza per il semplice motivo che questi meriti più di un blog. Che ben venga un forum allargato, ma bisognerà organizzarlo bene.

L'unica cosa che non ci unisce è la tessera sindacale.
Tutto qui.

Un caro saluto.
Nino