mercoledì 23 aprile 2008

IL 25 APRILE: LIBERAZIONE OPPURE OCCUPAZIONE?

A detta di qualche opportunista, anche imbecille, il Fascismo è il “male del secolo”. Di proposito non entro nell’argomento, saranno, però, gli storiografi un giorno a valutare il Ventennio.
Il 25 aprile si festeggia la “Liberazione” con l’esaltazione delle “gesta partigiane” e delle truppe dello zio Sam, i “liberatori”, con peste e corna a chi operava in campo avverso!
Noi italiani -non il sottoscritto e tanti altri- siamo riconoscenti agli americani per averci portato la gomma da masticare, la coca cola, la droga e la vera democrazia! Quest’ultima applicata con l’insediamento di tanti pezzi da novanta appena sbarcati sul suolo liberato! Vedi i vari Genco Russo in Sicilia, il mancato 49° Stato a stelle e strisce, i tanti Lucky Luciano in Campania, che in breve tempo hanno contribuito alla nostra “rinascita” imponendoci il regime dei faccendieri, dei Mc Donalds, del servilismo agli ordini di Washington col compito di tenere i bagni puliti, solo quelli, delle loro ben oltre 100 basi con ordigni nucleari su tutta la nostra Penisola, delle banche e dell’Usura finanziaria internazionale!
Noi italiani, mi ripeto “non il sottoscritto e tanti altri”, da bravi ascari colonizzati, esaltiamo la democrazia americana imposta ad alcuni Paesi dell’ex Unione Sovietica, vedi Albania, le provincie balcaniche, Ucraina ecc. e concorriamo entusiasti a bombardare la Serbia, l’Irak, l’Afghanistan…
Siamo così generosi che facciamo anche da palo ai sequestri di persona di oppositori di regimi non allineati, vedi tra l’altro il caso dell’Imam egiziano residente in Lombardia.
Guardiamo con grande interesse alla “giustizia americana” fregandocene di Sacco e Vanzetti, dei neri innocenti condannati a morte, dell’Italiano Carlo Parlanti condannato, nonostante le prove sulla sua innocenza, a marcire per diversi anni in una prigione-lager dove non c’è spazio per la dignità umana!
Siamo così contagiati dalla loro mania di persecuzione da vedere terroristi islamici ovunque, plaudendo al lager di Guantanamo!

Siamo talmente immedesimati nella loro cultura da cancellare “l’italica” lingua del nostro Sommo Poeta servendoci di “yes we can, questions time, welfare…
Insomma, ai nostri “liberatori”, (non per me e per tanti altri) abbiamo dato tutto, anche quello che gli estinti “maschi Latini” ritenevano sacro: il… sedere!
Non c’è proprio che dire… “Italiani Brava Gente!” W LA LIBERAZIONE!

sabato 19 aprile 2008

ATAVICHE ABITUDINI

La politica è una missione che comporta molti sacrifici, senso di responsabilità con altrettante sofferenze. La politica pura non compensa con denaro, non porta ricchezza ma soddisfazioni personali, giovamento per tutti e un futuro migliore. La politica, però, è anche rispetto verso gli avversari e altrettanta fonte di verità, a volte spiacevole, per gli elettori. E’ l’arte sublime, nobile. Chi la esercita deve essere dotato di spirito altruistico e porsi umilmente al servizio della comunità intera e difenderne gli interessi al di là dei suoi personali. Questo è il pensiero che esterno orgogliosamente e coerentemente da oltre quarant’anni e se così non fosse avrei già una poltrona in Parlamento assieme a degli incompetenti e ladri in maggioranza. E le occasioni non mi sono mancate, anche alle ultime Politiche.

Purtroppo constato puntualmente ad ogni campagna elettorale che le abitudini degli elettori, particolarmente nei piccoli centri, non sono affatto cambiate, anzi le trasmettono anche ai figli. Per esempio le elezioni provinciali: chi viene candidato? Quasi sempre il solito personaggio da sagra paesana che dalla politica si aspetta vantaggi personali atti a risolvere soltanto la sua situazione personale, pur essendo consapevole che su politica, dialettica e lessico è ZERO! E nella nostra Italia di questi… "signori" abbondano! Però a scanso di equivoci cito una locuzione latina tuttora valida: “absit iniuria verbis”. Quello che però non ha ancora capito (mi riferisco al trombato) è di essere portatore d’acqua e la prima vittima del suo capolista! Quest’ultimo, infatti, se lo sceglie con un criterio egoistico: in primis pensa alla propria elezione, cosciente dello scarso radicamento partitico nel collegio e, in secondo luogo, in virtù della sua ambizione! E così vediamo medici, impiegatucci, nullafacenti, squattrinati ecc., quasi tutti dei poveri frustrati della monotona vita paesana, in affannosa corsa alla “poltroncina” prendendo per i… fondelli i propri compaesani senza l’uso della vasellina che, a quanto pare, è molto gradito dai suoi elettori (sic!), altrimenti non si spiegherebbe il voto più volte concesso.

Ma chi è la fonte di questa anomalia? La mia presa di posizione è più che chiara: l‘elettore! La verità in politica non paga. Al cittadino bisogna promettere spudoratamente la luna in casa propria, per non dire altro! Nelle piccole realtà locali ognuno conosce i guai dell’altro, sa morte e miracoli su Tizio e Sempronio e, nonostante ciò, vota il solito coglione! Su questa nota abitudine avrei molto da scrivere, ma riflettendoci sopra… a me chi me lo fa fare?

Beh, vi confesso che sono diventato sadico, menefreghista. E quando qualcuno paragona il Meridione al Terzo Mondo ci godo moltissimo, meglio se… senza vasellina! Masochismo e sadismo a parte, mi chiedo a quando una politica pura? La trasparenza, la lealtà, l’altruismo, la solidarietà, la responsabilità, il dovere, l’umiltà fanno ancora parte del nostro vocabolario, oppure sono soltanto esternazioni di alcune voci isolate per essere di proposito “oggetto” di scherno di una società che dei valori si pulisce il…? Allora a quando il cambio delle abitudini?

La mia quarantennale esperienza nell’Intelligence al servizio della Patria (vocabolo che per i più è di difficile comprensione!) che ha contribuito alla creazione del mio mondo, quello di ragionare col cervello e che difendo con le unghie e con i denti pur andando sempre e spesso controcorrente, propende per la seconda. Meglio essere definito “estremista”, (mi dicono destrorso e anche sinistrorso, ma non mi offendo) “asociale”, (gli amici per la pelle li ho tutti fuori) “pazzo”, (perché dico la verità) che vivere in piazza o seduto davanti ad una cantina e ascoltare i “saggi ma interessati consigli dei locali sapientoni” con tanti scheletri in vista e altrettanto nell’armadio! Vogliono continuare con lo stesso passo? Che faccino pure, ma senza di me!

martedì 15 aprile 2008

Politiche 2008

Hanno saldato il conto:
La Sinistra che di tutto ha fatto che gli interessi del proletariato.
La Destra facendosi passare per " fascista ", quando non lo è. Vedi i suoi "consoli"
Storace, Romagnoli, Bontempo, Santanchè ecc.
Queste due storiche forze di opposizione potrebbero rinascere col cambio degli uomini e col ritorno alle origini dei fini puramente idealistici.
Nino Gervasio

lunedì 14 aprile 2008

IL " NON VOTO "

Ho creduto opportuno far conoscere oggi, 14 aprile dopo la chiusura dei seggi elettorali alle ore 15:00, il mio “non voto” per non influenzare la scelta degli eventuali visitatori del mio blog. L’attuale legge elettorale prevede che le schede bianche e nulle vadano a compensazione del partito vincitore! Allora per dare un senso alla mia scheda elettorale ho esercitato per la prima volta il mio diritto di non voto, perché non rappresentato degnamente, avvalendomi del d.P.R. Nr. 361 del 30/03/57, Art. 104, comma V, invitando il segretario del seggio a verbalizzarla con la mia motivazione e in mia presenza! Rebus sich standibus -così stando le cose…-, posso affermare (e mi auguro che sia così) che il mio voto non verrà gestito dalla formazione politica vincitrice!
Nino Gervasio