Da qualche anno a questa parte il 27 gennaio è dedicato al “giorno della memoria”, data canonica imposta da Israele alle Nazioni cosiddette “civili”, e l’Italia è una di queste, dove i vari sceriffi asserviti al “gran padre bianco” s’inchinano di fronte alla Stella di Davide per commemorare le vittime assassinate dalla violenza nazista nei campi di concentramento. Le altre, invece, le Nazioni “incivili”, Palestina, Irak, Vietnam, Serbia, Libano, Giappone, ecc., onorano le vittime nel più assoluto e religioso silenzio. Basti pensare alla recente mattanza sionista su Gaza con bombe al fosforo (ed altro) e alla Palestina tutta dal 1948 ad oggi, ai massacri, sempre sionisti, in Libano, agli eccidi in Congo sotto l’egida dei Paesi “non allineati ma interessati” ai… giacimenti, alle stragi in Irak, alla pulizia etnica dei kosovari applicata al popolo serbo, e se poi vogliamo restare nella coerenza, anche ai caduti al napalm in Vietnam, alle vittime delle bombe atomiche sganciate sul Giappone, ai morti sotto i bombardamenti indiscriminati dei cosiddetti Alleati durante l’ultima Guerra Mondiale in Italia (Roma-San Lorenzo, Genova, Foggia ecc.) e in Germania (Dresda, Amburgo ecc.), alle apocalittiche deportazioni staliniane nei gulag siberiani con lo sterminio d’intere etnie e alle “purghe “ del biennio 1937/38, al genocidio degli Armeni perpetrato dalla Turchia negli anni 1915/17, all’olocausto dei nativi americani (i Pellirossa), alle carneficine dei Crociati, con la santa benedizione del pontefice di turno, durante i loro viaggi verso la Terra Santa e tant’altro ancora. Insomma un’infinità di stragi dove i colpevoli, criminali incalliti, alcuni ancora vivi e vegeti, sono a piede libero e, non è strana a dirsi, anche ossequiati dai vari lacchè del mondo “ civile occidentale ”! Di fronte ad una strage si resta impassibili e disarmati se posta in relazione ad una fatalità ambientale, -come scosse sismiche, avvenimento climatico- ma non si può per nulla condividerla se dovuta a motivazioni pretestuose ideologiche o politico-economiche, di cui gli Stati Uniti da oltre un secolo ne sono i maestri in regime di esclusiva e Israele ne è la copia perfetta. Non ci sono giustificazioni per questi efferati delitti programmati e voluti da uomini assetati di potere, da menti malate ed impossessate da forze diaboliche e pregiudizi religiosi pseudo - giudaici. Come non è per nulla concepibile che ai criminali deceduti si continui a dare solidarietà e ai viventi l’appoggio politico anche di fronte ad un’orribile realtà fatta di vittime innocenti, -singoli individui o d’intere etnie- che aspiravano alla propria libertà di pensiero, di culto, di movimento e di autodeterminazione. Non si può ignorare quello che noi tutti vediamo e sentiamo quotidianamente, non si può restare indifferenti dinanzi allo scempio. Perché il 27 gennaio, “il giorno della memoria”, deve essere dedicato solo ed esclusivamente ai caduti ebrei e non a tutte le vittime, a prescindere dalla nazionalità e appartenenza ideologica? Che cosa hanno di speciale questi morti dagli altri? E’ pur vero che gli ebrei da vivi, e la Storia me né da atto, per indole (religiosa o di dna) si sono voluti sempre distinguere dai “ noi, poveri comuni mortali”, ma che lo facciano anche da morti questo a me puzza di…. business! E’ business politico (Israele aspira a diventare uno Stato dell’Unione Europea e alcuni imbecilli di politici italiani alterano la geografia europea includendovi il Vicino Oriente!), è business finanziario (i tanti pretesi e ripetuti risarcimenti in milioni di dollari che hanno dissanguato le casse della Repubblica Federale Tedesca), è business fatto di ricatti ed ingerenze negli affari di Stato di altre Nazioni e di culti non giudaici, è business pure il “Diario di Anna Frank”… insomma è un vero e proprio mercimonio, altro che “giorno della memoria”!
Il principe Antonio De Curtis, in arte Totò, il genio della risata, con la sua “Livella” ci insegna che da morti siamo tutti uguali, ma secondo me aveva dimenticato, forse volutamente per essere lasciato in pace, di aggiungere gli ebrei… Ho toccato un argomento inusuale, controcorrente alla maggioranza degli Italiani, ho dovuto farlo e fin quando avrò la “fortuna” di restare ancora in vita, non mi risparmierò di esprimere la mia opinione pur con la consapevolezza di passare inosservato o addirittura per pazzo! Lascio libero sfogo agli anonimi, ai vigliacchi, cioè a quelli che mesi fa, il 13 maggio 2008 col mio articolo “ Israele, vera democrazia” sul mio blog, mi hanno preso d’assalto con insulti telefonici, lettere con minacce di morte... che si accomodino pure, li aspetto come sempre al varco!